Come ti chiami?
Perché mi dovrei chiamare?

Dove abiti?
Toscana.

Di preciso?
Si.

Che musica ascolti di solito?
Mi hai chiesto risposte brevi, che domande fai?

Quando rispondi con una domanda è perché sei irritato?
Ma no, di solito è per scherzare.

Ti piace scherzare?
Dipende.

Dove hai iniziato a suonare?
Nella banda del paese.

E poi?
Un sacco di cose.

Me ne dici qualcuna?
C’è google per quello, no? Quanto è meglio una chiacchierata?

Come mai il sax soprano fra i quattro?
È il più ritrosetto, ha i suoi tempi e non dà confidenza a molti. E poi mi piace viaggiare leggero.

Mi consigli un brano?
Sonata per pianoforte in la maggiore di Mozart

Un film?
Il castello errante di Howl.

Non è un cartone animato?
Film vuol dire pellicola

Eh?
Eh.

Una cosa divertente che ti viene in mente?
Cercare i funghi.

Una parola per gli Steelwind?
Caleidoscopio.

Una cosa che ti sorprende spesso?
L’etimologia.

Una cosa che ti fa arrabbiare?
Arrabbiarmi.

Una cosa risolutiva?
L’etimologia.

Una parola molto importante?
Dipende.

Ma non dovevi scrivere un curriculum?
Si ma sono noiosi…e di solito non dicono granché.

Queste domande invece dicono gran che?
No, ma almeno non sono noiose.

Ma non ti avevano chiesto di dire qualcosa in più dopo la prima bozza?
Si ma poi mi sembra di essere tornato a scuola a fare il tema. Ti danno il titolo, l’argomento…allora mi blocco e non scrivo più un rigo.

Non ti piace scrivere?
Al contrario.

Come concludiamo?
Ciao?

Era una domanda?
Dipende.

Iacopo Sammartano

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