Sono rimasto particolarmente colpito dalla versatilità della formazione come dal rispetto stilistico dei brani eseguiti…Ho espresso parole di elogio per l’omogeneità timbrica ed espressiva e per le capacità di fruttare al meglio le possibilità dinamiche dello strumento.
HANS WERNER HENZE

Nella mia disordinata cultura musicale, non sono mai stato un fanatico del sassofono. L’ho sempre legato alla passione per un singolo artista. Mi colpì molto una frase attribuita a Coltrane. Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano cosa lo legava ad altri sassofonisti rispose provocatoriamente ” non lo so, non suoniamo lo stesso strumento”: E’ quindi con vero incanto che ho ascoltato questo lavoro. In una cornice classica ho incontrato la varietà, la versatilità, le invenzioni e le grandi ironie del dottor Sax. In un gioco di immagini, il sassofono è spesso accostato alla cornucopia. Beh, non credevo che dentro a questo strumento ci fossero tante ricchezze, tante sorprese, tanta libertà creativa.
STEFANO BENNI

…è stato possibile ammirare l’alto grado di fusione dei suoni…i quattro interpreti passano da un pianissimo malinconico a un forte stridente, mettono in evidenza il loro scaltro virtuosismo e il loro temperamento pieno di spirito e brio.
HEINZ ZETTEL (Donau Curier)

…artisti di talento, ammirabile versatilità…notevoli esecutori capaci di farci godere con la più assoluta giustizia e precisione musicale tutti i generi…in tutte le epoche e in tutte le latitudini.
ALDO PAGANI (editore di Astor Piazzola)

…so che cosa è che li rende speciali: suono e affiatamento perfetti, trasposizioni ed elaborazioni chiare, pulite e, prima di tutto, un grande amore per tutta la musica. Gli SteelWind scivolano nella musica con un incanto, una placidità che non hanno precedenti…il cuore dei nostri interpreti palpita di vero amore, la tecnica, indispensabile, è solo un ricordo e la musica rimane nel tempo.
GIAN PIERO SILVESTRO (Avvenimenti)

Musica d’alto livello con il quartetto…la loro impeccabile preparazione e il loro perfetto affiatamento, le loro intense qualità musicali…particolarmente significativa l’interpretazione di “Habanera” che con i suoi ritmi rallentati, ma intensissimi, ha sottolineato quell’atmosfera di amore e morte.
ELVIRA URSINO (La Sicilia)

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